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Text File | 1997-08-17 | 89.0 KB | 2,189 lines |
- Linux Italian-HOWTO
- Marco Gaiarin (gaio@dei.unipd.it)
- v1.0.0, 6 August 1997
-
- Questo HOWTO descrive in alcuni semplici passi come configurare il
- proprio sistema Linux per supportare pienamente la tastiera e la
- localizzazione italiana. Inoltre si vuole in questo testo censire il
- mondo Linux in Italia.
-
- 1. Introduzione
-
- Vi sarete accorti tutti che, nonostante la potenza e la versatilitα di
- Linux, fargli capire che siamo in Italia non Φ uno dei compiti pi∙
- facili. La tastiera spesso e volentieri manca di qualche cosa, anche
- se ci sono le lettere accentate, queste non vengono mai visualizzate,
- tutte le misure per la stampa sono impostate al US Letter invece che
- al pi∙ consono A4. Questo vuole essere un testo introduttivo che
- permetta di risolvere almeno i principali problemi.
-
- Quello che di sicuro sappiamo Φ che Linux ha avuto un grosso successo
- in Italia. Chi sviluppa o porta software, chi traduce e scrive howto,
- chi scrive tesi, chi gioca, chi lavora... Insomma, ce n'Φ da riempire
- parecchie pagine!
-
- Questo testo non Φ una guida all'installazione, nΘ un testo di
- introduzione a Linux. Se questo Φ il vostro primo approccio a Linux,
- perchΘ lo avete appena installato o vi accingete a farlo, qui potete
- trovare solamente alcuni riferimenti ad altre pubblicazioni che vi
- possono aiutare.
-
- In particolare in questo testo si presume che:
-
- ╖ abbiate Linux installato e funzionante. Quello che di sicuro non
- troverete qui Φ una guida alla risoluzione di problemi hardware
-
- ╖ abbiate una versione di Linux ``recente'', ovvero un kernel 2.0.0 o
- successivi, e tutte le nuove versioni delle utilitα che occorrono
- per far andare queste versioni di kernel
-
- ╖ abbiate una minima conoscenza della organizzazione del filesystem e
- la padronanza dei principali comandi, nonchΘ un'idea dei concetti
- di utente e utente ``root''
-
- ╖ abbiate una minima conoscenza dell'uso dei programmi fondamentali,
- almeno un editor di testi.
-
- Come editor consiglio joe(1) ai principianti. ╔ leggero, veloce, e
- funziona con una sintassi dei comandi WordStar compatibile. Oppure
- nedit(1) se si usa in maniera pesante X.
-
- Se siete alle prime armi con Linux, lo avete appena installato, il
- consiglio che vi do Φ quello di mettere da parte questo HOWTO e farvi
- una certa cultura su Unix in generale e su Linux.
-
- Lettura ``obbligatoria'' Φ quella dell'Installation and getting
- started di Matt Welsh, o gli equivalenti libri in italiano. Trovate
- in fondo, nella sezione bibliografica, tutti i riferimenti per
- reperire questi testi.
-
- 1.1. Dove potete trovare sempre l'ultima versione...
-
- L'ultimissima versione di questo testo Φ reperibile all'url
- <http://www.pluto.linux.it/ildp/howto/Italian-HOWTO.html> che Φ il
- sito ufficiale dell'Italian Linux Documentation Project o brevemente
- ``ILDP'', ovvero al sito <http://www.pluto.linux.it/ildp>. Gli altri
- formati (txt, ps, ...) si trovano nello stesso sito,
- <ftp://www.pluto.linux.it/pub/ildp/HOWTO>.
-
- L'autore Φ reperibile agli indirizzi gaio@dei.unipd.it. Oppure agli
- indirizzi 2:333/1016.2 (FidoNet), 61:3917/1.2 (PeaceLink), 91:13/1.4
- (PNet), 1907:395/101.20 (ScoutNet).
-
- Sono contentissimo di ricevere ``feedback'' per questo testo, e invito
- tutti a segnalarmi eventuali errori, dimenticanze o proposte.
-
- 1.2. Convenzioni tipografiche
-
- ╖ Questo Φ un programma(n) o file di configurazione del sistema.
-
- Il numero tra parentesi non Φ messo a caso. Vuol dire che quel
- programma Φ dotato di una man page, consultabile con il comando man
- n programma; per saperne di pi· sulle manpage potete consultare la
- sezione ``Manpage''. Il fatto che scriva esplicitamente quel
- numero tra parentesi vuole essere un invito esplicito a leggere
- quella man page.
-
- ╖ Questo Φ un comando da impartire o un nome di file o directory.
-
- ╖ Questo Φ un [Tasto] sulla tastiera. Questa Φ una combinazione di
- tasti [Tasto1+Tasto2].
-
- Di solito, per comoditα, eviter≥ di scrivere le combinazioni di
- tasti con shift, perci≥ al posto di [Shift+a] scriver≥ il pi·
- semplice [A].
-
- ╖ Questo Φ un termine nuovo, che va quindi ``metabolizzato''. Di
- solito tendo a essere chiaro, nel senso che dal contesto o dalle
- righe immediatamente successive si dovrebbe capirne il significato.
- Se cosφ non fosse, tiratemi le orecchie. ;)
-
- 1.3. Note
-
- L'Italian-HOWTO, pur cercando di essere il pi∙ indipendente possibile
- dalla distribuzione, fa riferimento a Debian, perchΘ ha una init SYSV,
- perchΘ ha un sistema di pacchettizzazione e configurazione serio e
- funzionale, perchΘ Φ giα ora parzialmente in italiano e in futuro lo
- sarα (si spera) totalmente.
-
- Debian e RedHat sono molto simili, quindi gli utenti RH non dovrebbero
- trovarsi a disagio.
-
- Se non capite perchΘ faccio questa drastica scelta, installate Debian
- (o se proprio siete dei fifoni, RedHat) e capirete...
-
- 1.4. Ringraziamenti
-
- 6 Agosto 1945, esattamente 52 anni fa. Ora non ci sono pi· scuse, non
- ci sono pi· spettri e muri a trattenerci; ora stiamo vedendo, in
- questi anni, a che cosa servono veramente le armi!!! Spendo due
- righe, quindi, a favore di un mondo senza guerre e senza armi, e
- speriamo senza la minaccia dell'atomica e della sua distruzione
- totale.
-
- Bandire le armi si pu≥, le armi sono solo un colossale, sporco,
- insanguinato giro d'affari!
-
- Un grazie particolare va ad Anna, che nonostante passi buona parte del
- mio tempo davanti al computer, resiste ancora... Anche se devo dire
- che Φ scappata per due mesi in Africa, a disintossicarsi... Beata
- lei!!! Ora si Φ diplomata, e non le resta che aspettare, e aspettare,
- e aspettare... che io mi laurei!
-
- Un grazie a mia mamma, anche se mi ha fatto prendere una grosso
- spavento in questi ultimi mesi...
-
- Inoltre ringrazio mio cognato Stefano che, nonostante in un anno di
- matrimonio mia sorella Maria Luisa si sia ammalata molte volte, non ha
- chiesto il rimborso della ``merce'' in garanzia... ];)))
-
- Ringrazio inoltre Rete PeaceLink per il supporto tecnico, ma anche per
- la sua schiettezza, libertα, intelligenza, rigore. Che poi sono le
- stesse qualitα di Linux.
-
- Ringrazio Maurizio Codogno, Pierluigi de Rosa e tutta l'area UNIX.ITA
- di rete FidoNet per aver gentilmente offerto parte della sua faq, e
- soprattutto per il supporto morale, la qualitα degli interventi che
- solo in quell'area ho trovato. Vi scrivo sicuramente anche grazie a
- loro.
-
- Un ringraziamento speciale va al gruppo Pluto, particolarmente alla
- sezione di Padova. Magari ci metter≥ 2 anni in pi∙ a laurearmi, ma
- intanto mi sto divertendo un mondo... In particolare ringrazio Davide
- e Michele per l'esempio che danno, e soprattutto Rossana che con il
- solo fatto di esistere da una grossa speranza alla folla dei patiti di
- Linux single (e depressi).
-
- Un altro particolare ringraziamento va a Fabrizio e Mario, che
- nonostante si ritrovino giα con parecchi decenni, mogli e figli a
- carico hanno ancora tempo da perdere in queste cose.
-
- 1.5. Traccia delle modifiche
-
- 0.1b
- Prima versione, niente di pi∙ che una traduzione/copiatura di
- altro materiale simile reperito in rete
-
- 0.2b
- Aggiunto il capitolo su Linux in Italia, qualche bugfix.
-
- 0.4b
- Risistemazione generale, aggiunta del capitolo su ispell
-
- 0.6b
- Profondo lifting (ho tolto una marea di roba che si trova
- semplicemente in altri HOWTO), riscrittura del capitolo sulla
- localizzazione con aggiunta di informazioni sui vari progetti,
- aggiornamento del capitolo su ispell. Questa vuole essere
- l'ultima versione beta (Φ un buon proposito ;).
-
- 0.8b
- Niente di meno che una correzione della precedente versione, con
- qualche aggiunta. Questa Φ di sicuro l'ultima versione beta.
-
- 1.0.0
- Il testo dovrebbe aver preso la sua struttura definitiva; Φ
- stato riorganizzato tutto ed in particolare sono state aggiunte
- sezioni per libpaper, fortune in italiano e distribuzioni in
- italiano, Φ stata tolta la bibliografia in inglese; sono state
- inoltre riviste completamente le parti riguardanti la tastiera
- (aggiunta di xkbd), il TeX (da NTeX a teTeX) e la locale; Φ
- stato aggiunto il crossreferencing all'interno del documento.
-
- 1.6. Copyright
-
- Per motivi spudoratamente legali, riporto come messaggio di copyright
- la versione ``originale'' in inglese. Trovate subito sotto la
- traduzione.
-
- This Howto is copyrighted by Marco Gaiarin and distributed as other
- Linux HOWTOs under the terms described below.
-
- Linux HOWTO documents may be reproduced and distributed in whole or in
- part, in any medium physical or electronic, as long as this copyright
- notice is retained on all copies. Commercial redistribution is allowed
- and encouraged; however, the author would like to be notified of any
- such distributions.
-
- All translations, derivative works, or aggregate works incorporating
- any Linux HOWTO documents must be covered under this copyright notice.
- That is, you may not produce a derivative work from a HOWTO and impose
- additional restrictions on its distribution. Exceptions to these rules
- may be granted under certain conditions; please contact the Linux
- HOWTO coordinator at the address given below.
-
- If you have questions, please contact Greg Hankins, the Linux HOWTO
- coordinator, at gregh@sunsite.unc.edu. You may finger this address for
- phone number and additional contact information.
-
- Questo HOWTO Φ di Marco Gaiarin ed Φ distribuito come gli altri HOWTO
- di Linux sotto i termini descritti sotto.
-
- I documenti degli HOWTO di Linux possono essere riprodotti e
- distribuiti in tutto o in parte, con ogni mezzo fisico o elettronico,
- finchΘ questo avviso di copyright Φ mantenuto su tutte le copie. La
- distribuzione commerciale Φ permessa e incoraggiata; comunque
- all'autore piacerebbe essere avvisato di ogni distribuzione di questo
- tipo.
-
- Ogni traduzione, lavoro derivato o comprendente ogni documento degli
- HOWTO di Linux deve essere coperto sotto questo avviso di copyright.
- CioΦ non potete produrre un lavoro derivato da un HOWTO e imporre
- restrizioni aggiuntive sulla sua distribuzione. Eccezioni a queste
- regole possono essere garantite sotto certe condizioni; contattate il
- coordinatore degli HOWTO di Linux all'indirizzo indicato sotto.
-
- Se avete domande contattate Greg Hankins, il coordinatore degli HOWTO
- di Linux, a gregh@sunsite.unc.edu. Potete fare finger a questo
- indirizzo per il numero di telefono e altre informazioni per
- contattarlo.
-
- 2. La tastiera
-
- Quando premete un tasto, il controller interno della tastiera spedisce
- una serie di valori (ScanCodes) al kernel. Esistono in commercio
- delle tastiere programmabili, ovvero delle tastiere con cui Φ
- possibile modificare gli scancode generati. Vedremo anche che ci sono
- molti altri modi meno dispendiosi, oltre che cambiare tastiera, per
- poter associare effetti diversi ai tasti. Infatti Linux stratifica la
- gestione della tastiera, definendo tre categorie di gestione. Queste
- tre categorie, o modi, possono essere impostati dalle applicazioni.
-
- ScanCode (Raw) Mode
- Quando il kernel viene posto in questa modalitα, non fa altro
- che passare, tali e quali, gli scancode al programma che ne ha
- fatto richiesta. Programmi che hanno questo comportamento sono,
- per esempio, X(1) e squake (Quake per svgalib).
-
- Potete vedere gli scancode della vostra tastiera semplicemente
- facendo un showkey -s.
-
- KeyCode (Medium Raw) Mode
- Altrimenti il kernel converte gli scancodes in eventi detti
- KeyCode composti da un flag, che indica se Φ un evento di tasto
- premuto o di tasto rilasciato, e da un numero identificativo del
- tasto stesso, tra l'altro seguendo l'ordine logico della
- tastiera, ovvero [Esc]=1, [F1]=2, ... Non esistono
- combinazioni. Anche il premere il tasto [Alt] o [Ctrl] genera un
- KeyCode, mentre premere in contemporanea pi∙ tasti genera
- semplicemente pi∙ KeyCode di pressione corrispondenti.
-
- Queste informazioni possono essere passate direttamente
- all'applicazione che ne fa richiesta in KeyCode mode. Non Φ
- molto usuale, infatti l'unica applicazione a me nota Φ
- showkey(1) che senza l'opzione -s serve proprio a fare vedere i
- KeyCode.
-
- KeySym Mode
- I KeyCode vengono filtrati dal kernel attraverso la KeyMap,
- ovvero una tabella di conversione. Non Φ un eufemismo, si
- tratta di una particolare tabella, un file di testo, che
- contiene tutte le conversioni KeyCode->KeySym. Questa
- conversione genera in uscita caratteri o stringhe (dette
- sequenze di escape, ovvero stringhe di caratteri che cominciano
- sempre con il carattere ASCII 27) seguendo lo standard VT100,
- ovvero lo standard che Linux adotta per i suoi terminali
- virtuali, o virtual console.
-
- Fanno parte di questa categoria la stragrande maggioranza degli
- applicativi, a partire da shell, editor e programmi vari.
-
- 2.1. Console
-
- Possiamo agire al livello 3, modificando la KeyMap, per poter ottenere
- tutto quello che vogliamo. Per fare questo Φ sufficiente impartire il
- comando loadkeys it.map.
-
- Se nessuno dei due comandi funzionasse (rispondono ``cannot load file
- it.map''), allora evidentemente si ha una distribuzione molto vecchia
- di Linux, oppure non si Φ correttamente installato il file. Non resta
- altro che prenderlo dal pi∙ vicino sito internet o BBS e copiarlo
- nella directory dove sono presenti le altre keytables, in Debian
- /usr/share/keytables.
-
- Debian in fase di installazione chiede quale tastiera si vuole
- installare, ed Φ addirittura possibile utilizzare la tastiera italiana
- in fase di installazione. Se occorresse fare delle riconfigurazioni,
- basta eseguire il comando kbdconfig, che fa tutto da solo ed Φ
- autoesplicativo. Le altre distribuzioni avranno sistemi simili per
- configurare la tastiera.
-
- Questa KeyMap inoltre supporta alcune aggiunte molto comode per i
- programmatori, come le parentesi graffe, il carattere tilde e il
- carattere apice inverso ottenuti premendo rispettivamente [AltGr+8],
- [AltGr+9], [AltGr+0] e [AltGr+'].
-
- Se qulcuno volesse usare una keymap particolare, realizzata da Lorenzo
- Maria Catucci (lorenzo@argon.roma2.infn.it), che permette di
- utilizzare anche le lettere maiuscole accentate e che corregge il
- posizionamento delle accentate filosoficamente sbagliato dai tempi dei
- PC IBM la pu≥ trovare su ftp://argon.roma2.infn.it/pub/linux. Per
- installarla basta decomprimerla (con gzip -d it.map.gz e copiarla
- nella directory /usr/share/keytables o dovunque ci siano le altre
- keytables con un nome consistente (magari, in onore all'autore, it-
- lmc.map e rilanciare la procedura di configurazione della tastiera;
- dovrebbe ora comparire tra le opzioni, e quindi basta sceglierla e
- uscire.
-
- Nella stessa directory Φ presente un it.map.readme che spiega come
- fare e un file Xmodmap-105.it che permette di avere gli stessi effetti
- sotto X utilizzando la vecchia gestione della tastiera (ovvero con
- xmodmap(1). Inoltre, per chi vule continuare ad usare la vecchia
- gestione, pu≥ essere utile il programma xkeycaps(1).
-
- Questa tastiera definisce il tasto Compose come [Ctrl+.], ovvero
- premendo, in sequenza, [Ctrl+.] (Compose), ['] e [I] si ottiene
- ``═''; a questo punto dovreste aver capito, e produrre gli altri non
- dovrebbe essere difficile. Nelle tastiere a 105 tasti, quelle di W95,
- per capirsi, il tasto Compose Φ direttamente mappato su quello di
- apertura del men·.
-
- Altro programma utile oltre al giα citato showkey(1) Φ dumpkey(1) che
- produce in output la tabella di conversione corrente. Si considerano
- utili letture le manpage di questi programmi.
-
- 2.2. XFree86
-
- Come abbiamo giα accennato in precedenza, X(1) si riporta in modalitα
- ScanCode, ovvero va ad interagire direttamente con l'hardware, il
- controller della tastiera.
-
- Inoltre di recente (dalla versione 3.2 in poi...) XFree ha
- completamente cambiato la gestione della tastiera, aggiungendo una
- estensione che si chiama ``XKeyboard'', e qualche astrusa voce in pi∙
- nel file di configurazione.
-
- Il problema Φ che xf86config(1) che non riesce pi∙ a gestire in fase
- di configurazione automatica la tastiera italiana (o meglio, per
- trovare uno straccio di riferimento all'Italia occorre navigare per un
- po' tra complicate opzioni...), ma niente paura.
-
- Si pu≥ benissimo completare la configurazione scegliendo una tastiera
- predefinita (come quella americana) e poi editare il file
- /etc/X11/XF86Config aggiungendo o modificando le informazioni:
-
- ______________________________________________________________________
- Section "Keyboard"
-
- [...]
-
- LeftAlt Meta
- RightAlt ModeShift
-
- # ovviamente se avete una tastiera W95
- # al posto di pc102 ci va pc105!
- #
- XkbRules "xfree86"
- XkbModel "pc102"
- XkbLayout "it"
-
- EndSection
- ______________________________________________________________________
-
- Le prime due righe, in particolare, servono ad avvisare X che abbiamo
- intenzione di usare [AltGr] come modificatore ModeShift per poter
- utilizzare, come siamo abituati, parentesi quadre, at e diesis. (Non
- vi ricordate? Era una di quelle imbarazzanti domande che vi ha posto
- xf86config(1)...)
-
- Questa definizione di tastiera Φ leggermente diversa (come
- disposizione dei tasti ``nascosti'') di quella in console (ad esempio
- le parentesi graffe sono ora in [AltGr+7], [AltGr+0]); ci sono giα
- delle definizioni che correggono queste diferenze (la migliore di
- Andrea Baldoni, abaldoni@xcal.net), ma nessuna mette la parola fine al
- problema. Mentre un gruppo di lavoro Debian sta studiando la
- questione, e quindi preferisco aspettare.
-
- Un problema noioso, che per≥ non riguarda solo la tastiera italiana, Φ
- che in X gli effetti della pressione dei tasti BackSpace e Canc
- coincidono (ambedue fanno Del, ovvero cancellano il carattere sul
- cursore). Occorre quindi modificare gli effetti associati a BS e DEL,
- e in mancanza di una definizione di tastiera italiana completa,
- utilizziamo il vecchio metodo, ovvero il programma xmodmap.
-
- I metodi sono 2:
-
- O si crea un file ~/.Xmodmap cos∞ fatto:
-
- ______________________________________________________________________
- keycode 22 = BackSpace
- keycode 107 = Delete
- ______________________________________________________________________
-
- e si controlla che il proprio ~/.xinitrc o il generale
- /etc/X11/xinit/xinitrc abbia una riga del tipo
-
- ______________________________________________________________________
- usermodmap=$HOME/.Xmodmap
-
- if [ -f $usermodmap ]; then
- xmodmap $usermodmap
- fi
- ______________________________________________________________________
-
- oppure si inseriscono direttamente in ~/.xinitrc o
- /etc/X11/xinit/xinitrc le righe:
-
- ______________________________________________________________________
- # map the [BackSpace] key to the BackSpace keysym.
- xmodmap -e "keycode 22 = BackSpace"
- # map the [Delete] key to the Delete keysym.
- xmodmap -e "keycode 107 = Delete"
- ______________________________________________________________________
-
- che eseguono direttamente la reinizializzazione.
-
- ATTENZIONE che /etc/X11/xinit/xinitrc o ~/.xinitrc devono avere sempre
- come ultima riga eseguibile il nome del window manager, di solito
- fvwm(1), altrimenti X esce appena eseguito la lista di elementi nei
- suddetti file. Consiglio caldamente, se si vuole fare il proprio
- ~/.xinitrc, di copiarlo da quello generale e fare SOLO AGGIUNTE!!!
-
- Inoltre Φ da notare che se si usa xdm(1) per accedere a X, tutti
- questi comandi (e specialmente le chiamate a xmodmap) vanno inserite
- nel file ~/.xsession. A differenza di .xinitrc, eseguibile, e qundi Φ
- conveniente aggiungere in testa a .xinitrc (come prima) la riga magica
- #!/bin/bash, renderlo eseguibile (con chmod u+x .xinitrc) e quindi
- fare un link tra .xinitrc e
-
- Inoltre alcune distribuzioni adottano il nome di .Xresources in luogo
- di qui un link tra i due file risolve ogni dubbio.
-
- 2.2.1. Il problema del terzo incomodo...
-
- Il problema che resta da risolvere Φ quello degli xterm(1) o simili.
- Questi sono degli emulatori di terminale che intercettano gli eventi
- di pressione in X e li filtrano facendoli arrivare alla applicazione
- che gira nell'xterm. Il brutto della faccenda Φ che spesso nel fare
- questo perdono pezzi per strada, Φ il risultato Φ che non si riesce a
- far andare BS e DEL contemporaneamente in console, in X e in un xterm.
-
- Ma anche qui la soluzione, anche se non completamente funzionante,
- c'Φ, presa e adattata dal Linux Journal.
-
- Per tutti quei programmi che utilizzano terminfo, e se usate Debian
- tutti i programmi utilizzano terminfo, dovrebbe bastare mettere una
- cosa del genere nel proprio ~/.Xdefaults:
-
- ______________________________________________________________________
- XTerm*ttyModes: erase ^H
- XTerm*VT100.Translations: #override\n\
- <Key>BackSpace: string(0x7F)\n\
- <Key>Delete: string("\033[3~")\n\
- <Key>Home: string("\033[1~")\n\
- <Key>End: string("\033[4~")\n\
- Ctrl<Key>Prior: string("\033[40~")\n\
- Ctrl<Key>Next: string("\033[41~")
- nxterm*VT100.Translations: #override\n\
- <Key>BackSpace: string(0x7F)\n\
- <Key>Delete: string(0x1b) string("[3~")\n\
- <Key>Home: string(0x1b) string("[1~")\n\
- <Key>End: string(0x1b) string("[4~")\n\
- Ctrl<Key>Prior: string(0x1b) string("[40~")\n\
- Ctrl<Key>Next: string(0x1b) string("[41~")
- ______________________________________________________________________
-
- Questo tende a far funzionare tutto, a parte (e misteriosamente) cose
- come xcoral o textedit, che continuano a fare solo BackSpace. A questo
- punto credo che sia un problema di quei programmi... Magari
- segnalatemi i programmi che fanno i capricci, ed ovviamente le
- relative soluzioni.
-
- Inoltre mi hanno detto che rxvt(1), ovvero un emulatore di terminale
- alternativo e pi· leggero di xterm, si comporta meglio, ovvero Φ pi·
- simile a una Linux console. ╚ appena ripartito lo sviluppo, quindi vi
- consiglio di prendere l'ultima versione.
-
- Per programmi (o sistemi) che usano ancora /etc/termcap Φ molto
- probabile che occorra una correzione della definizione di xterm.
- Purtroppo non ho, in questo momento, per le mani una patch
- funzionante. Chiunque abbia giα risolto il problema me la pu≥ inviare
- e verrα allegata, anche se patch di grosse dimensioni non credo
- possano essere mai aggiunte a questo howto.
-
- Per comprendere meglio queste cose sono letture consigliate le manpage
- di termcap(5) e terminfo(5), oltre a quanto giα riportato qui sotto.
-
- 2.3. Per maggiori informazioni
-
- Ulteriori informazioni, specialmente se si vuole migliorare la
- gestione della tastiera (aggiungere i tasti cursore in determinate
- applicazioni, macro ai tasti funzione, ...), si possono trovare in:
-
- ╖ Keyboard HOWTO <http://sunsite.unc.edu/LDP/HOWTO/Keyboard-HOWTO>.
-
- ╖ Key-Setup MiniHOWTO
- <ftp://sunsite.unc.edu/pub/Linux/doc/HOWTO/mini/Key-Setup>.
-
- ╖ Linux Keystroke MiniHOWTO
- <ftp://sunsite.unc.edu/pub/Linux/doc/HOWTO/mini/Keystroke>.
-
- Esiste inoltre la kbd.FAQ contenuta nel ``pacchetto KBD'' di gestione
- della tastiera, che dovrebbe essere giα stata installata da qualche
- parte (di solito /usr/doc/kbd).
-
- 3. National Language Support (NLS)
-
- Di certo vi stupirα sapere che lo standard POSIX, e quindi anche
- Linux, prevede il supporto delle regole nazionali per la gestione di
- set di caratteri, modo di scrivere data, ora, numeri in generale e
- quindi tutto quello che pu≥ (informaticamente parlando) distinguere
- una paese dall'altro.
-
- Dalla versione 5.2.18 delle libc, tutta la localizzazione Φ supportata
- (diciamo anche da prima, ma con una caterva di bug ;).
-
- Ma non basta avere installate delle moderne libc, occorre anche che
- questa sia stata compilata con determinate opzioni e occorre
- installare tutta una serie di file e directory che descrivono la
- ``locale'' Italia. Insomma, compito non facile se la vostra
- distribuzione non lo prevede. In debian, per fortuna, libc Φ
- correttamente compilata per supportare la locale, e inoltre esiste il
- pacchetto wg15-locale che installa automaticamente e correttamente
- tutto.
-
- Se volete fare le cose a manina, potete prendervi da soli il pacchetto
- che trovate a ftp://dkuug.dk/i18n/WG15-collection e, ovviamente,
- leggervi attentamente la documentazione allegata.
-
- Per poter influenzare Linux di modo che reagisca secondo la locale
- scelta, occorre modificare delle variabili d'ambiente. In ordine:
-
- LANG
- ╚ la variabile ``generale'' del gruppo, serve a definire una
- regola generale (il paese) con cui poi assegnare le variabili
- che vengono sotto. Una definizione delle variabili sottostanti
- annulla per≥ quella di default definita da LANG.
-
- Inoltre LANG influenza anche il programma man(1), ci torneremo
- poi.
-
- LC_COLLATE
- Influisce sulle regole di parsing di alcune funzioni C,
- principalmente il sort.
-
- LC_CTYPE
- Definisce il set di caratteri usato dal sistema.
- LC_MONETARY
- Definisce come devono essere scritte le valute, ovvero quale,
- tra virgola e punto, Φ il separatore di decimali e migliaia e
- viceversa, il simbolo di valuta.
-
- LC_NUMERIC
- Separatore di decimali e migliaia, formattazione dei numeri.
-
- LC_MESSAGES
- Definisce i valori ``si'' e ``no''.
-
- LC_TIME
- Come stampare data e ora (questo influenza date(1) e programmi
- vari).
-
- LC_ALL
- Come LANG, solo che questa ignora i valori definiti per ogni
- singola variabile (forza tutto al suo valore).
-
- Pi· semplicemente di quello che si crede, basta mettere nel proprio
- ~/.profile o /etc/profile per sh-type shells:
-
- ______________________________________________________________________
- export LANG=it_IT
- ______________________________________________________________________
-
- Oppure se avete c-type shells:
-
- ______________________________________________________________________
- setenv LANG it_IT
- ______________________________________________________________________
-
- PerchΘ ``it_IT''?! ╚ solo una convenzione, e il significato Φ
- ``lingua_PAESE''.Per fare un esempio potrebbe essere it_CH (Svizzera
- italiana).
-
- Come sempre la man page di locale(7) Φ lettura molto consigliata, come
- un giro per /usr/share/locale per vedere le locali disponibili.
-
- 3.1. Il set di caratteri
-
- Tutti finito, direte voi. Beh, quasi...
-
- Ora il problema Φ far capire alle applicazioni ``cattive'' che
- vogliamo avere i caratteri accentati. Questi hanno la interessante
- proprietα che sono lunghi 8 bit, mentre molti programmi ne considerano
- solo 7, perchΘ Φ da 7 bit il codice ASCII internazionalmente
- riconosciuto.
-
- Per prima cosa l'ottavo bit deve sopravvivere nel passaggio da kernel
- a console virtuale, e quindi Φ buona cosa dare questo comando (anche
- se stty(1) di default ha queste impostazioni, controllare con stty
- -a):
-
- ______________________________________________________________________
- stty cs8 -istrip -parenb
- ______________________________________________________________________
-
- Ora restano da fare tutta una serie di piccoli aggiustamenti a tutta
- una serie di programmi per permettere il pieno utlilizzo della locale
- e dei caratteri ad 8 bit.
-
- 3.1.1. Shells
-
- 3.1.1.1. Bash(1)
-
- Se si vogliono usare nomi di file con lettere accentate e usare
- l'editing (Home, End e Del) in linea di comando Φ bene aggiungere
- anche questo nel proprio ~/.inputrc
-
- ______________________________________________________________________
- set meta-flag on
- set convert-meta off
- set output-meta on
- "\e[1~": beginning-of-line
- "\e[4~": end-of-line
- "\e[3~": delete-char
- "\e[5~": backward-word
- "\e[6~": forward-word
- ______________________________________________________________________
-
- 3.1.2. Editor
-
- 3.1.2.1. Emacs 19
-
- Come sempre emacs Φ molto particolare. Avvisiamolo che vogliamo i
- caratteri accentati con :
-
- ______________________________________________________________________
- (standard-display-european t)
- (set-input-mode nil nil 1)
- (require 'iso-syntax)
-
- (load-file "iso-insert.el")
- (define-key global-map [?\C-.] 8859-1-map)
- ______________________________________________________________________
-
- Aggiunto al nostro bravo ~/.emacs
-
- Inoltre, se si usa Emacs in un Xterm (NO XEmacs o LEmacs!!!), Φ anche
- necessario aggiungere nel proprio ~/.XDefaults:
-
- ______________________________________________________________________
- XTerm*VT100.Translations: #override\n\
- Ctrl <KeyPress> . : string("\0308")
- ______________________________________________________________________
-
- 3.1.2.2. joe(1)
-
- Basta editare il file di configurazione /etc/joe/joerc o nel proprio
- ~/.joerc di modo che comprenda la riga (con il ``-'' sulla colonna 1):
-
- ______________________________________________________________________
- -asis Characters 128 - 255 shown as-is
- ______________________________________________________________________
-
- 3.1.3. Mail/News
-
- 3.1.3.1. elm(1)
-
- Aggiungere le seguenti righe nel file /var/lib/elm/elm.rc o nel
- proprio ~/.elm/elmrc:
-
- ______________________________________________________________________
- displaycharset = iso-8859-1
- charset = iso-8859-1
- textencoding = 8bit
-
- compatcharsets = iso-8859-1 us-ascii
- ______________________________________________________________________
-
- In particolare l'ultima riga serve a evitare di ricorrere a
- metamail(1) per ogni messaggio in arrivo.
-
- Resta il problema che il ``bultin viewer'' di elm non Φ 8 bit clean, e
- quindi si torna al punto di partenza. Si risolve la questione o
- eliminando l'ultima riga qui sopra, o usando less come ``external
- viewer''. Basta aggiungere nel solito ~/.elm/elmrc:
-
- ______________________________________________________________________
- pager = less
- ______________________________________________________________________
-
- Oppure prendere una versione pi· aggiornata di elm, come quelle
- denominate ``ME'', ovvero ``Mime Enabled''. Queste permettono di
- configurare via men· tutto quello predetto, non lanciano sempre
- metamail perchΦ gestiscono internamente molti formati MIME e hanno un
- viewer 8 bit clean.
-
- 3.1.3.2. metamail(1)
-
- Aggiungere questo nel proprio ~/.profile o /etc/profile per sh-type
- shells:
-
- ______________________________________________________________________
- export MM_CHARSET=iso-8859-1
- ______________________________________________________________________
-
- Oppure se avete c-type shells:
-
- ______________________________________________________________________
- setenv MM_CHARSET iso-8859-1
- ______________________________________________________________________
-
- 3.1.3.3. pine(1)
-
- Aggiungere la seguente riga nel file /usr/local/lib/pine.conf o nel
- proprio ~/.pinerc:
-
- ______________________________________________________________________
- # character-set should reflect the capabilities of the display
- # you have. Normal default is US-ASCII. Typical alternatives
- # include ISO-8859-x, where x is a number between 1 and 9.
- character-set=ISO-8859-1
- ______________________________________________________________________
-
- oppure direttamente da menu di configurazione, seguendo le voci
- ``Setup'', poi ``Configure'' e infine ``character-set''.
-
- 3.1.3.4. nn(1)
-
- Aggiungere la seguente riga nel file ~/.nn/init:
-
- ______________________________________________________________________
- set data-bits 8
- ______________________________________________________________________
-
- 3.1.4. Programmi di comunicazione
-
- 3.1.4.1. telnet(1)
-
- Basta aggiungere nel proprio ~/.telnetrc la riga:
-
- ______________________________________________________________________
- set binary true
- ______________________________________________________________________
-
- 3.2. Manpage
-
- Le manpage sono quelle pagine testuali che si richiamano con il
- comando man(1), e che rappresentano la documentazione online di ogni
- buon sistema UNIX, non solo di Linux.
-
- Il comando man Φ abbastanza intelligente da reagire se Φ settata
- appropriatamente la variabile LANG. In pratica man va a cercare le
- manpages prima in $MANPATH/$LANG e poi in $MANPATH. Quindi, se
- traducete la manpage di tin(1), la piazzate in
- /usr/man/it_IT/man1/tin.1, settate LANG a ``it_IT'' e date man,
- ottenete la manpage in italiano.
-
- Ovviamente non dovete mettervi a tradurre da soli tutte le pagine, c'Φ
- giα chi lo sta facendo, e se vi sentite dei traduttori nati non vi
- resta che saltare al progetto ``ILDP'' per saperne di pi· e
- collaborare.
-
- Le pagine giα tradotte possono essere tranquillamente prelevate e
- installate manualmente, prelevando l'ultima versione da
- ftp://www.pluto.linux.it/ildp/man/ e leggendo attentamente le
- istruzioni, anche se gli utenti debian possono trovare nella loro
- distribuzione il pacchetto manpages-it giα pronto.
-
- 3.3. Catalogue
-
- Oltre tutto questo, c'Φ una terza e importantissima funzione della
- NLS: i messaggi dei programi nella lingua locale.
-
- Per farsi un'idea, agli utenti Linux non tocca editare i sorgenti di
- un programma, modificare a mano tutte le stringhe e poi ricompilare
- perchΘ questo si presenti in corretto italiano. Esiste una ``prassi''
- di programmazione che permette di specificare un linguaggio di default
- ``compilato'' nell'eseguibile (di solito inglese, per compatibilitα) e
- invece definire delle catalog, ovvero dei cataloghi di messaggi in un
- formato particolare, detto portable object, o pi∙ brevemente po, che
- messi in una determinata directory consentono di essere ``linkati
- dinamicamente'' nel programma, ovvero usati semplicemente al suo
- posto.
-
- I problemi qui sono due:
-
- 1. Fare in modo che il maggior numero possibile di programmi supporti
- le convenzioni di programmazione che gli permettono di essere
- immediatamente localizzato.
-
- 2. Costruire i cataloghi di messaggi in italiano, controllarli,
- aggiornarli, distribuirli.
-
- Il primo problema Φ praticamente risolto, nel senso che ormai Φ buona
- prassi fare i programmi con il supporto NLS. Il secondo problema
- richiede una grande collaborazione e inoltre pi∙ che riguardare Linux
- riguarda il mondo GNU in generale, visto che queste catalogues
- prodotte vanno bene su qualsiasi piattaforma in cui sia stata portata
- la libreria e il compilatore GNU. In teoria anche non solo unix.
-
- Ora come ora sono stati tradotti solo una piccola parte di programmi,
- e a dire il vero ancora Φ tutto in via sperimentale...
-
- Per ora l'unico programma grosso che utilizza le catalogues Φ
- StarOffice. Se, come consigliato, ponete LANG a it_IT, StarOffice
- diventa in Italiano. Oddio, a dire il vero 80% in italiano, 15% in
- tedesco, 5% in inglese, fa quasi tenerezza... ;)))
-
- 3.3.1. it@li.org
-
- Non c'Φ da meravigliarsi che ci abbia pensato mamma GNU stessa a
- creare una mailing list (o meglio, un sito intero,
- <http://www.li.org/>) dedicato a questo, dobbiamo ammetterlo, immane
- lavoro di traduzione e aggiornamento.
-
- In particolare in questo sito vengono messe a disposizione della
- cominitα UNIX internazionale una serie di liste in cui poter
- coordinarsi per la traduzione, una per ogni paese pi· una serie di
- liste generiche di ``intracoordinamento''.
-
- Visto che tradurre i messaggi (catalogues) e tradurre manpage e HOWTO
- sono compiti molto simili, ora come ora i compiti di traduzione sono
- divisi tra due ambiti, questa lista in cui si definiscono le regole
- generali di traduzione e si traducono catalogues, e ``ILDP'' che
- invece Φ pi· legata al mondo Linux e maggiormente dedicata alla
- documentazione (HOWTO e manpage).
-
- Come per ILDP c'Φ bisogno di una grande collborazione da parte di
- tutto il mondo Linux italiano.
-
- Vi prego di NON, ripeto NON iniziare nessuna localizzazione senza
- prima aver sentito i ``colleghi'' di questa mailing list, il vostro
- lavoro potrebbe venir vanificato in un secondo.
-
- ╚ possibile accedere a questa mailing list iscrivendosi, con il solito
- subscribe it Nome Cognome nel corpo del messaggio, all'indirizzo it-
- request@li.org, ovviamente la mailing list si chiama it@li.org.
-
- Tutto il lavoro svolto fino ad ora Φ reperibile all'url
- <ftp://alpha.gnu.ai.mit.edu/gnu/po/>. In particolare:
-
- ╖ ABOUT-NLS spiega in dettaglio il progetto, che cosa si intende per
- NLS, come si installa il supporto per la internazionalizzazione.
-
- ╖ conf96-i18n.ps.gz Φ il testo della relazione di Ulrich Drepper
- all'ultima conferenza della FSF per la presentazione di NLS,
- disquisendo sull'implementazione GNU e altre facezie.
-
- ╖ gettext-N.M.O.tar.gz ovvero le beta release del pacchetto gettext
- che serve per l'internazionalizzazione. Le versioni ufficiali si
- trovano comunque su <ftp://prep.ai.mit.edu/pub/gnu>.
-
- ╖ maint/PACKAGE/it.po, ovvero le ultime versioni dei file .po
- originali in inglese da cui partire con le traduzioni.
-
- ╖ trans/it/PACKAGE-VERSION.po, ovvero le versioni giα tradotte dei
- file .po.
-
- Tutto questo materiale e anche altro Φ disponibile anche all'url
- <ftp://svpop.com.dist.unige.it:/pub/Linux/gnu/po>.
-
- 3.4. Per maggiori informazioni
-
- Ulteriori informazioni possono essere recuperate nei seguenti testi:
-
- ╖ The Linux Danish/International HOWTO
- <http://sunsite.unc.edu/LDP/HOWTO/Danish-HOWTO>
-
- ╚ stato il primo HOWTO che ha trattato il tema della
- nazionalizzazione di Linux, ed Φ tuttora un riferimento. A dispetto
- del nome Φ pi· ``International'' che ``Danish'' visto che Φ in
- inglese...
-
- ╖ Locales mini-HOWTO
- <ftp://sunsite.unc.edu/pub/Linux/doc/HOWTO/mini/locales>
-
- ╚ un mini howto che guida, passo passo, nell'installazione di un
- set locale funzionante e completo, per chi vuole fare da se.
-
- ╖ Un giro per <ftp://sunsite.unc.edu/pub/Linux/utils/nls> Φ
- consigliato ai programmatori. In particolare consiglio la lettura
- del file locale-tutorial-0.8.txt.gz o successivi, versione
- ``smanettona'' del precedente mini-HOWTO.
-
- ╖ Come giα detto, il sito ufficiale GNU dove potete trovare
- informazioni sula localizzazione GNU e le definizioni di locale pi∙
- aggiornate Φ <ftp://dkuug.dk/i18n>.
-
- 4. Altre localizzazioni
-
- Qui si volgiono trattare quelle localizzazioni che sono un po' pi·
- hardware-dipendenti, e in particolar modo che riguardano i PC
- compatibili. Molto probabilmente molte di queste cose non si
- applicano alle altre piattaforme su cui gira Linux, ne chiedo venia.
-
- Le cose sono due, o mi regalate un PPC, una Sparc, un Alpha, un A4000,
- un MAC, sapere. ;-)
-
- 4.1. Font in console
-
- Linux permette di cambiare il font standard presente nella ROM della
- scheda video, in modo da avere il set di caratteri ISO-8859-1 completo
- a disposizione. La cosa pu≥ essere semplicemente ottenuta con :
-
- ______________________________________________________________________
- # carica il set di caratteri Latin1 (ISO-8859-1)
- setfont /usr/lib/kbd/consolefonts/lat1u-16.psf
- # attiva la mappa di traslazione nulla
- mapscrn /usr/lib/kbd/consoletrans/trivial
- # rende attiva la nuova mappa di traslazione nella console corrente.
- # andrebbe ripetuto per ogni console...
- echo -ne '\033(B'
- ______________________________________________________________________
-
- Il primo comando carica un nuovo set di caratteri, il secondo permette
- di eseguire una traslazione ``al volo'' tra caratteri richiesti e
- voluti e il terzo rende attiva la nuova coppia tabella-tavola di
- traslazione.
-
- Ad esempio di default non viene caricata nessuna tabella e viene
- eseguita la traslazione Latin1 (quello che Linux vuole) con CP437
- (quello che il PC ha). Ovviamente le manpages di setfont(1) e
- mapscrn(1) sono utili letture.
-
- Ovviamente, se la propria scheda video supporta modi testo diversi da
- 80x25, Φ anche conveniente caricare un font di dimensione diversa. Si
- possono controllare i font e le mappe di traduzione disponibile nelle
- directory /usr/share/consolefont e /usr/share/consoletrans.
-
- Caricando un tipo di caratteri come lat1u-*.psf si ha anche il
- vantaggio di avere l'allocazione dei caratteri UNICODE, e non serve
- caricare nessuna tabella di traslazione. Ai fini pratici si pu≥
- evitare di eseguire mapscrn e si ottengono contemporaneamente tutti i
- carateri accentati propri del set Latin1 e i caratteri semigrafici IBM
- che servono per disegnare correttamente le finestre di mc(1) e
- dialog(1).
-
- Per avere tutto questo occorre per≥ avere un kernel decentemente
- nuovo, una versione recente di ncurses (libncurses.so.3.x.y) e
- kbd-0.91, altrimenti Φ facile che l'abilitazione del set Latin1
- completo elimini il supporto per i caratteri IBM semigrafici e
- viceversa.
-
- 4.1.1. SVGATextMode
-
- Ma c'Φ una soluzione pi· elegante. Esiste un programma che si chiama
- SVGATextMode(8) che fa tutta una serie di operazioni sulla console
- testo molto simpatiche.
-
- Permette di definire dimensioni ``non standard'' per la console
- (diverse da 80x25, insomma), permette di alzare la frequenza di
- refresh del video di modo da stancare meno gli occhi, gestisce chipset
- avanzati...
-
- Ha un file di configurazione, /etc/TextConfig che ha una sintassi
- molto simile al file di configurazione di XFree e che permette in un
- sol colpo di definire il font da caricare. Ci penserα poi il programma
- stesso ad attivare il font e renderlo disponibile.
-
- Basta modificare leggermente il file, facendo in modo che si presenti
- all'incirca come:
-
- ______________________________________________________________________
-
- Option "LoadFont"
- FontProg "/usr/bin/setfont"
- FontPath "/usr/share/consolefonts"
- FontSelect "lat1u-16.psf" 8x16 9x16 8x15 9x15
- FontSelect "lat1u-14.psf" 8x14 9x14 8x13 9x13
- FontSelect "lat1u-12.psf" 8x12 9x12 8x11 9x11
- FontSelect "lat1u-08.psf" 8x8 9x8 8x7 9x7
- FontSelect "lat1u-08.psf" 8x32 9x32 8x31 9x31
- ______________________________________________________________________
-
- E si ottengono magicamente tutte le cose volute.
-
- 4.2. Font in X
-
- Buona parte dei caratteri installati con X seguono lo standard Latin1,
- e idem i font PostScript normalmente reperibili (come quelli
- dell'ATM). Quindi, nessun problema!!!
-
- 4.3. Stampante & DOS
-
- Se stampate file DVI, PostScript o comunque in grafica, non ci sono
- problemi. Ci penserα il vostro programma per la stampa a convertire
- il vostro file nel formato matrice-di-punti pi∙ consono alla vostra
- stampante. Ma se volete stampare in puro testo, senza formattazioni?
- Resta, soprattutto per le stampanti ad aghi, il metodo pi∙ veloce. Ma
- quanto Φ standard il set ISO-8859-1?
-
- ISO-8859-1 Φ il set di caratteri di Unix in generale, di Windows,
- Amiga, OS/2. Mancano all'appello il DOS e Macintosh. Ma in DOS la
- CP850 Φ in pratica il set Latin1, con i caratteri rimescolati un po'
- per essere compatibile verso il basso con la CP437. Sentitevi liberi
- quindi da qualsiasi ``sindrome da 8 bit'', e usate tranquillamente
- questo set di caratteri. Se dovete importare dei testi Linux in
- Macintosh, semplicemente usate il filtro per ``puro testo Windows'' o
- cose simili.
-
- Se volete stampare puro testo con le accentate da Linux, a questo
- punto non vi resta che provare una delle soluzioni seguenti:
-
- ╖ Se la vostra stampante supporta il set di caratteri ISO-8859-1,
- mettetela in quella modalitα, e fatela finita una volta per tutte
- con le diatribe tra set di caratteri.
-
- ╖ Se la stampante supporta la CP850, mettetela in quella modalitα e
- prendete il file
- <ftp://prep.ai.mit.edu/pub/gnu/recode-3.4.tar.gz>. Si pu≥ usare
- come recode latin1:cp850 file dove file Φ il file da convertire,
- che viene sovrascritto. Per automatizzare la procedura si pu≥
- anche installare come filtro per la stampa.
-
- ╖ Se la stampante supporta solo CP437, o non volete/potete
- modificarla, non preoccupatevi, tanto comunque riuscite a stampare
- le cose ``normali'', come tutte le lettere accentate che trovate
- sulla tastiera e la lettera ``╔'' (questo perchΘ, come giα detto
- CP850 e CP437 coincidono in corrispondenza di quei caratteri).
-
- 4.3.1. Un esempio di filtro
-
- Per avere automaticamente la conversione, si pu≥ utilizzare questo
- filtro:
-
- ______________________________________________________________________
- #!/bin/sh
- if /usr/local/bin/recode latin1:cp850
- then
- exit 0
- else
- exit -1
- fi
- ______________________________________________________________________
-
- potete salvare questo filtro come /usr/local/bin/iso2850 e poi dargli
- i permessi di esecuzione (chmod ugo+x /usr/local/bin/iso2850). ora non
- vi resta che aggiungere nel file di configurazione delle stampanti
- /etc/printcap:
-
- ______________________________________________________________________
- # esempio di filtro, sostituire ``lp2'' con il device corretto
- # i file log e acct vanno creati
- #
- cp850|dos:\
- :lp=/dev/lp2:\
- :sd=/var/spool/lp2:\
- :lf=/var/spool/lp2/log:\
- :af=/var/spool/lp2/acct:\
- :if=/var/local/bin/iso2850:\
- :sh:
- ______________________________________________________________________
-
- Ora, se la stampante Φ impostata per usare la codepage 850, basta un
- bel lpr -Pcp850 nomefile per stampare un file latin1 con tutte le
- accentate al loro posto.
-
- 4.4. libpaper
-
- Libpaper Φ una piccola libreria e un programmino che dovrebbe
- ``standardizzare'' la gestione dei formati di carta sotto linux. In
- pratica fornisce delle funzioni da linkare al proprio programma che
- permettono di usare delle informazioni sul formato di carta
- centralizzate (prese da /etc/papersize o dalla variabile d'ambiente
- PAPERSIZE.
-
- In debian Φ installata di default e gs la usa. Potrebbe essere una
- cosa utile, e va incentivata.
-
- Maggiori informazioni le potete trovare alla manpage di paperconf(1),
- ovviamente se avete libpaper installata nel vostro sistema.
-
- 5. ispell
-
- Finalmente esiste un vocabolario italiano per ispell(1),
- <ftp://ftp.cnr.it/pub/Linux-local/apps/ispell/italiano-0.02.tgz>.
- Anche se la tavola degli affissi non e ancora perfetta, Φ giα pi∙ che
- funzionante e pu≥ essere tranquillamente usato.
-
- Contrariamente a quanto dice il README allegato al pacchetto, non
- sempre serve ricompilare ispell per poter usare il vocabolario.
- Potete provare a:
-
- 1. copiare la affix table (italiano.aff) e il vocabolario (la lista di
- parole, italiano.sml) in /usr/lib/ispell.
-
- 2. compilare il vocabolario, ovvero eseguire buildhash italiano.sml
- italiano.aff italiano.hash; Questo vi creerα il file italiano.hash,
- ovvero il vocabolario vero e proprio.
-
- 3. definire la variabile d'ambiente DICTIONARY con export
- DICTIONARY=italiano.hash in /etc/profile o ~/.profile.
-
- Se funziona, bene. Altrimenti, se non gestisce le lettere accentate Φ
- segno che ispell non Φ stato compilato con il supporto per gli 8 bit.
-
- Poco male, o recuperate una versione aggiornata per la vostra
- distribuzione, oppure ve lo ricompilate a mano prendendolo da
- <ftp://ftp.cs.ucla.edu/pub/ispell-3.1> e seguendo, questa volta si, le
- istruzioni del README allegato al vocabolario italiano.
-
- Nella distribuzione Debian Φ giα presente il pacchetto iitalian che
- installa e configura correttamente il vocabolario, pronto all'uso.
-
- Se vuoi collaborare a migliorare il vocabolario o la tavola degli
- affissi (per sapere cos'Φ man 5 ispell), esiste una mailing list (che
- scherzosamente chiamo IspellIT!), che coordina gli sforzi. La mailing
- list Φ raggiungibile all'indirizzo ispellit@arci01.bo.cnr.it; per
- iscriversi, mandare il classico messaggio a listserv@arci01.bo.cnr.it
- con nel corpo la riga:
-
- ______________________________________________________________________
-
- subscribe ispellit
- ______________________________________________________________________
-
- Puoi collaborare in due modi:
-
- 1. Aiutando a completare la tavola degli affissi. Questo Φ il compito
- pi∙ difficile e impegnativo, ma anche quello pi∙ importante.
-
- 2. Collaborando a reperire un vocabolario il pi∙ vario e corretto
- possibile, oppure, se possiedi un correttore commerciale,
- impegnandoti a controllare e ripulire le varie liste di parole che
- abbiamo reperito.
-
- La stesura della tavola degli affissi Φ portata avanti anche in
- collaborazione con Eulogos - Ingegneria della lingua italiana
- <http://www.eulogos.it/>, che si Φ resa disponibile a collaborare
- secondo lo spirito GNU.
-
- Responsabile del progetto Φ Sandro Dentella (sandro@crcc.it), potete
- contattare lui per ulteriori informazioni. Inoltre un giretto per la
- Ispell Home Page <http://ficus-www.cs.ucla.edu/ficus-
- members/geoff/ispell.html> non Φ una cattiva idea.
-
- 5.1. Ispell e Emacs
-
- Per forzare il riconoscimento del nuovo vocabolario in emacs, occorre
- aggiungere questo nel proprio ~/.emacs
-
- ______________________________________________________________________
- (setq ispell-dictionary-alist
- (append ispell-dictionary-alist
- `(,(list
- "italiano"
- "[A-Za-z]"
- "[^A-Za-z]"
- "[---']" t nil "~list"))))
- ______________________________________________________________________
-
- dopodichΦ, M-x ispell-change-dictionary Invio Spazio ti mostra un
- completion buffer che contiene la magica parola, ``italiano'' (da
- Giacomo Boffi).
-
- 6. TeX
-
- Per sistemare il TeX le strade erano due. O modificare completamente
- la configurazione, ma questo avrebbe poi compromesso la corretta
- formattazione dei testi in inglese, che sono ancora la maggior parte,
- oppure affidarsi a dei pacchetti appositi che predispongono il TeX per
- l'internazionalizzazione, ovvero Babel.
-
- Questo Φ l'approccio seguito da LyX, ovvero un front-end grafico sotto
- X in fase di sviluppo, che consiglio di utilizzare ai digiuni di TeX.
- Siccome l'approccio era valido e molto intelligente, ho deciso di
- farlo mio.
-
- 6.1. Un po' di teoria...
-
- Il TeX Φ in pratica un linguaggio di programmazione. Scritto un file
- in un determinato formato, si pu≥ compilare e quello che si ottiene Φ
- un file ``oggetto'', ovvero un file intermedio, in un formato detto
- DVI, ovvero DeVice Indipendent format, da cui si ottiene un file in
- linguaggio per le stampanti, di solito un file PostScript.
-
- TeX Φ un ottimo programma per l'impaginazione di libri. La sua nascita
- nel grande mondo del free software lo ha velocemente indirizzato verso
- le pubblicazioni tecniche, scientifiche ma anche quelle multilingue.
- Inoltre permette una potente gestione degli indici e dei riferimenti,
- nonchΦ estensioni per la gestione dei riferimenti bibliografici.
-
- Un file sorgente di TeX Φ un file testo (come tutti i linguaggi di
- programmazione) con delle istruzioni aggiuntive (che iniziano per
- ``\'') che spiegano al programma come organizzare l'output.
-
- Come tutti i buoni compilatori, piano piano Φ stato dotato di
- librerie, chiamate pakage che ne estendono le funzionalitα. Le pi∙
- note sono il LaTeX, che definisce un insieme di stili tipografici per
- fare libri, articoli e lettere, con tutti gli elementi importanti di
- questi stili (titoli per libri e articoli, indirizzi per le lettere)
- giα predefiniti e pronti all'uso. Esistono poi parecchie estensioni
- al LaTeX, le principali sono l'AMSLaTeX, che permette di ampliare di
- molto la giα completa gestione di equazioni matematiche del TeX (per
- la cronaca, quasi tutti i libri di matematica in commercio sono fatti
- in TeX) e Babel, che definisce la gestione di diverse lingue, anche
- contemporaneamente sullo stesso documento.
-
- Come per Linux stesso, di TeX ce n'Φ uno solo, ma visto che ha bisogno
- comunque di librerie di font, programmi accessori, ... di
- distribuzioni ce ne sono tante. Si prende in considerazione qui la
- distribuzione di TeX di Debian, RedHat e SlackWare ovvero TeTeX.
-
- Dopo due anni dalla sua introduzione, mi sembra il minimo che venga
- preso in considerazione solo il nuovo e pi· potente formato LaTeX2e.
-
- 6.1.1. Il formato del file
-
- Un file TeX Φ composto da un preambolo che definisce lo ``stile'' con
- cui Φ impaginato il testo e da un corpo, che comprende sia il testo
- che le formattazioni. Il corpo Φ quello che va dal comando
- \begin{document} al comando \end{document}, quello che c'Φ sopra Φ il
- preambolo, mentre quello che c'Φ dopo viene ignorato.
-
- Nel preambolo vengono definite:
-
- Classe
- (o Stile, in LaTeX2.09) Definisce lo stile del documento, ovvero
- se deve essere un libro (book), lettera (letter), articolo
- (article), ...
-
- Opzioni
- definisce sia le opzioni interne, ovvero quelle delle varie
- classi (dimensione dei caratteri in punti, dimensione della
- carta, ...), sia i pacchetti (packages) o stili aggiuntivi
- esterni, come il Babel stesso e il supporto per le accentate.
-
- Altro
- altre cose fanno parte del preambolo, come definizioni
- aggiuntive e strutture particolari, ma che ai fini del nostro
- studio sono inessenziali.
-
- La definizione Φ quindi del tipo:
-
- ______________________________________________________________________
- % Questo Φ il preambolo
-
- % Questa Φ la definizione della classe e le sue opzioni
- \documentclass[opz1, opz2, ...]{classe}
-
- % Questo Φ il caricamento dei pacchetti e le loro opzioni
- \usepackage[opz1, opz2, ...]{pacchetto1}
- \usepackage[opz1, opz2, ...]{pacchetto2}
- .
- .
- .
-
- % Qui inizia il testo
- \begin{document}
-
- [...]
-
- \end{document}
- ______________________________________________________________________
-
- Si vede come nel LaTeX2e ci sia separazione logica tra le opzioni
- dello stile, o classe, e dei pacchetti aggiuntivi, cosa preferibile
- visto il proliferare di nuovi pacchetti e estensioni.
-
- 6.2. L'installazione TeX di Linux
-
- Tutta l'installazione del TeX di Linux si trova in /usr/lib/texmf e
- subdirectory.
-
- 6.2.1. Configurazione di TeTeX
-
- Per la configurazione di TeTeX Φ sufficiente eseguire il programma di
- utilitα texconfig(1) che provvede, via dei semplici men·, alla
- riconfigurazione di tutto.
-
- Le configurazioni da (eventualmente) modificare sono:
-
- HYPEN
- permette di modificare le tabelle di sillabazione attive;
- selezionata questa opzione si entra automaticamente in un editor
- (di solito vi(1)) ed occorre ``scommentare'' (eliminare il
- carattere di commento ``%'') di fronte alla riga italian
- ithyph.tex; Dopo aver salvato il file ed essere usciti (con
- [Esc] [:] [w] [q] [Invio]) vengono automaticamente rigenerati i
- file di formato, e il TeX Φ bello che configurato
-
- MODE
- permette di scegliere la configurazione per la propria
- stampante; ATTENZIONE che questo non configura la stampa vera e
- propria, ma solo il modo di default con il quale vengono
- generati i font da dvips; quindi scegliete come valore la
- risoluzione maggiore che riuscite ad ottenere dalla vostra
- stampante o da tutte le stampanti che usate con il vostro
- computer
-
- XDVI
- permette di scegliere la dimensione di carta di default e fare
- delle prove di stampa e di resa; Φ sufficiente scegliere
- l'opzione ``a4''
-
- DVIPS
- permette di definire anche qui il formato della pagina, gli
- offset sulla pagina stessa (zone di non stampabilitα), il modo e
- la stampante di default; permette di fare la stesa operazione
- per un certo numero di stampanti addizionali
-
- Alla fine di questa semplice operazione avrete la vostra installazione
- di TeX perfettamente funzionante.
-
- 6.2.2. Configurazione delle altre distribuzioni di TeX
-
- Per le altre distribuzioni di TeX occorre al contrario del TeTeX,
- editare e ricompilare a mano i files di formato (pi· o meno ;). Non Φ
- una operazione semplice, troverete maggiori informazioni presso la
- documentazione allegata alla vostra distribuzione di TeX.
-
- C'Φ solo una nota da fare.
-
- La tabella di sillabazione italiana presente nelle distribuzioni
- diverse da TeTeX pu≥ essere vecchia o sbagliata. Cercate nelle
- sottodirectory di /usr/lib/texmf il file hyphen.italian o ithyph.tex.
- Se Φ giα presente, controllate (Φ un file di testo, usate pure
- less(1)!!!) che NON sia la tabella di sillabazione di G. Patergnani.
- Questa soffre di quella che io scherzosamente chiamo ``sindrome di Zio
- Paperone'', ovvero tende a mandare a capo malamente i suoi nipoti (qu-
- i, qu-o, qu-a).
-
- Altrimenti, se la tabella non esiste o Φ quella del Patergnani,
- prendete il file aggiornati dai siti CTAN, uno per tutti
- ftp://ftp.dante.de.
-
- 6.3. Produzione di elaborati TeX ben localizzati
-
- Ora, dopo tutte queste disquisizioni, abbiamo capito che abbiamo
- bisogno di tre cose:
-
- A4 Ovvero per stampare decentemente sulla nostra stampante.
-
- ISOLatin1
- Ovvero il supporto per le lettere accentate direttamente
- all'interno del file LaTeX, per evitare di ricorrere a pesanti
- sequenze di comandi.
-
- Babel
- Per il supporto della sillabazione italiana e di altre cose
- simpatiche senza stravolgere completamente la configurazione del
- TeX.
-
- 6.3.1. Stampa di testi in inglese
-
- Piacerebbe avere l'opzione della dimensione del foglio A4 definita
- direttamente a livello di TeX, visto che Φ il nostro standard. Questa
- operazione, anche se possibile, Φ sconsigliata. In TeX la
- formattazione di certi documenti dipende fortemente da margini e
- dimensione della carta. Cambiare uno di questi parametri senza
- rivedere il layout del documento potrebbe portare a delle emerite
- schifezze (figure sovrapposte, ...). Quindi, se vogliamo stampare dei
- testi in inglese, dobbiamo reperire i sorgenti in TeX, editare il
- file, aggiungendo nel preambolo l'opzione:
-
- ______________________________________________________________________
- \documentclass[opz1,opz2,...,a4paper]{classe}
- ______________________________________________________________________
-
- e magari controllare con un previewer come ghostview, prima di
- stampare, che l'output sia accettabile.
-
- 6.3.2. Composizione di testi in italiano
-
- Se invece stiamo costruendo un nuovo testo, e vogliamo che tutto
- funzioni alla perfezione, Φ sufficiente che il preambolo sia del tipo:
-
- ______________________________________________________________________
- \documentclass[opt1,opt2,...,a4paper]{classe}
- \usepackage[italian]{babel}
- \usepackage[latin1]{inputenc}
- ______________________________________________________________________
-
- Inoltre per un maggiore ordine nella sillabazione, e molti altri buoni
- motivi (tra cui le guiellmots ½╗) Φ bene adoperare anche un
-
- ______________________________________________________________________
- \usepackage[T1]{fontenc}
- ______________________________________________________________________
-
- che permette di utilizzare i nuovi font ``ec'' in luogo dei vecchi
- ``cm'' di Knuth (da Lorenzo Maria Catucci).
-
- 6.4. Per maggiori informazioni...
-
- Se avete intenzione di stampare semplicemente dei file TeX, queste
- conoscenze sono sufficienti.
-
- Ulteriori informazioni possono essere reperite nella (nutrita!)
- documentazione che viene allegata alla distribuzione TeTeX, e che
- potete trovare nella directory /usr/lib/texmf/doc.
-
- Se invece avete intenzione di proseguire nella conoscenza del TeX,
- sono consigliabili, in particolare, i libri:
-
- ╖ Donald Knuth, The TeXbook, Addison-Wesley, 1992
-
- ╖ Leslie Lamport, LaTeX User's Guide and Reference Manual, Addison-
- Wesley, 1994
-
- ╖ Helmut Kopka, Patrick Daly, LaTeX Guide, Addison-Wesley, 1994
-
- ╖ AMS-LaTeX Version 1.1 User Guide, American Mathematical Society,
- 1991
-
- ╖ Norman Walsh, Making TeX Work, O'Reilly & Associates
-
- ╖ Tobias Oetiker, The not so short Introduction to LaTeX2e (or
- LaTeX2e in 69 minutes)
-
- ovvero il file /usr/lib/texmf/doc/latex/general/lshort2e.dvi, da
- cui si impara pi· che dal Lamport, risparmiando giorni di studio
- (da Lorenzo Maria Catucci).
-
- E in particolare in italiano...
-
- ╖ Gianni Gilardi, Il TeX, Introduzione al linguaggio e complementi
- avanzati, Zanichelli/Decibel
-
- ╖ Claudio Beccari, LaTeX, Guida ad un sistema di editoria
- elettronica, Hoepli Milano
-
- Come noterete sono disponibili solamente in libreria. Anche perchΘ,
- almeno i primi due, sono dei veri tomi...
-
- 7. TimeZone
-
- Allora, la TimeZone, ovvero il fuso orario corretto per l'Italia Φ
- GMT-1 d'inverno e GMT-2 d'estate, ovvero GMT-1 per l'ora solare e
- GMT-2 per l'ora legale. Oppure MET o CET (Middle o Central Europe
- Time) o anche CEST, che in aggiunta fanno anche il passaggio
- automatico ora legale/ora solare.
-
- Ogni distribuzione ha il suo programino per definire la timezone in
- maniera automatica. In Debian solitamente viene chiesto in fase di
- installazione, e non si pu≥ sbagliare (l'unica opzione utilizzabile Φ
- Europe/Rome, evidentemente, e per fortuna, in Debian sono impermeabili
- alle ultime mode secessioniste ;).
-
- Di solito negli ambienti Unix si preferisce impostare l'ora del CMOS a
- GMT e quindi avvisare clock(1) di questo con l'opzione ``-u ''; questo
- per≥ di solito entra in conflitto con la gestione dell'ora di Windows,
- che invece insiste a modificare brutalmente l'ora CMOS.
-
- Vedete voi cosa Φ meglio fare, Debian in fase di installazione chiede
- quale delle due modalitα usare di default e configura di conseguenza.
- Come sempre man clock per saperne di pi·.
-
- Faccio notare che l'anno scorso sono cambiate le regole per la
- determinazione del passaggio ora legale/ora solare. Le nuove regole
- dovrebbero essere presenti nelle nuove distribuzioni, o comunque
- reperibili in rete.
-
- 8. Libri e pubblicazioni
-
- Questa vuole essere una piccola bibliografia per chi inizia a
- conoscere Linux.
-
- Per l'utente medio sono pi∙ che sufficienti i testi liberamente
- reperibili in rete, come i libri del LDP e gli HOWTO. Per un utente
- pi∙ attento pu≥ essere utile un approfondimento, anche perchΘ buona
- parte degli argomenti su Linux riguardano UNIX in generale, come
- l'amministrazione di sistema, la gestione di una rete e via dicendo.
-
- Ho rimosso la bibliografia in inglese, questo perchΦ la sentivo poco
- consona al ``target'' di questo HOWTO; e poi oramai non Φ cosφ
- difficile trovare un buon testo su UNIX/Linux in Italiano. Se siete
- alla caccia di una buona bibliografia su UNIX potete dare una
- occhiatina alla FAQ dell'area di discussione di FidoNet UNIX.ITA nel
- sito <http://www.fidoitalia.net> o gi· di li.
-
- Difficile fare invece un ``censimento'' di tutto il materiale
- reperibile in rete. Ho cercato, soprattutto, di mettere le fonti di
- informazioni pi∙ importanti, o quelle pi∙ vicine a noi.
-
- Questo elenco non aspira a essere completo, tutt'altro. Come sempre
- sono felicissimo di ricevere suggerimenti, correzioni e aggiunte.
-
- 8.1. Libri
-
- In teoria qui potrebbero entrarci tutti queli libri che parlano di
- UNIX e che sono in italiano. Escludendo le traduzioni fatte con i
- piedi, qualcuno ha qualche testo da consigliare?
- 8.1.1. Linux
-
- ╖ D. A. Tauber, Guida a Linux, McGraw-Hill Italia, ISBN:
- 88-386-3406-8.
-
- Contiene un CD-ROM.
-
- ╖ Giuseppe Zanetti, LINUX - il sistema operativo free software per
- personal computer 386/486, edizioni Libreria Progetto, Padova,
- 1994.
-
- Poco pi∙ di 300 pagine, simpatica copertina a colori col logo di
- Linux creato da Rohde-Hass. Se volete contattare l'autore, scrivete
- a beppe@freddy.iperv.it.
-
- Ne Φ uscita da poco una nuova versione che ho solo visto di
- sfuggita, ma che Φ visibilmente pi· grossa della precedente;
- infatti Φ stato aggiunto un corposo capitolo sul TCP/IP.
-
- ╖ Luca Righi, LINUX, Jackson, 1996.
-
- Contiene un CD-ROM.
-
- ╖ Naba Barkakati, I segreti di Linux, Apogeo, 1996, 800 pp., ISBN:
- 88-7303-191-9.
-
- Contiene un CD-ROM con Linux Slackware 3.0 e altre utility.
-
- ╖ Richard Petersen, Guida completa a Linux, McGraw Hill, 1996, 721
- pp.
-
- ╚ una guida completa completa! In allegato CD-ROM con distribuzione
- RedHat e Caldera Network Desktop. ;-) (da Daniele Sanna)
-
- ╖ Baffa, Calculli, Internet: manuale avanzato,
-
- Un buon libro che, a dispetto del titolo, parla quasi solo di
- Linux, e include un CD-ROM con la distribuzione Slakware. (da
- Gianni Comoretto)
-
- ╖ Olaf Kirch, Linux guida per l'amministratore di rete, Jackson
-
- ╔ la traduzione del libro O. Kirch, Linux Network Administrator's
- Guide, O'Reilly & Associates, Inc elencata precedentemente.
- Eccezionale. (da Ermenegildo Colpo)
-
- ╖ M.Welsh, L.Kaufman, Il Manuale di Linux, Jackson Libri
-
- Traduzione del ``Running Linux'' di Welsh-Kaufman (da S. Crespi
- Reghizzi)
-
- 8.2. Riviste
-
- ╖ PLUTO Journal, Pluto User Group.
-
- Il PLUTO Journal Φ una rivista interamente in italiano e
- completamente gratuita. La rivista tratta argomenti inerenti Linux
- ed Φ completamente fatta da volontari di tutta Italia.
-
- ╚ consultabile on-line all'indirizzo URL:
- <http://www.pluto.linux.it/journal> e tutti i mirror PLUTO. ╚
- reperibile anche in versione .tar.gz per una comoda lettura off-
- line all'url <ftp://ftp.pluto.linux.it/pub/pluto/journal> oppure
- (con una settimana di ritardo ;) in f'req al nodo FidoNet
- 2:333/1016 (con estensione .tgz invece che .tar.gz per
- compatibilitα con i sistemi DOS.
-
- ╖ Linux Gazzette, edizione italiana, LUGBari.
-
- ╚ disponibile presso http://www.media.it/LUGBari/lgtp/index.html il
- primo numero dell'edizione italiana del Linux Gazette, contenente
- tutte le traduzioni del corrispondente primo numero dell'edizione
- originale americana. Leggetelo e fateci sapere le vostre
- impressioni, i vostri commenti (e critiche... non esagerate per≥!);
- si tratta del primo numero e quindi Φ da considerarsi del tutto
- sperimentale.
-
- 8.3. Libri/Pubblicazioni OnLine
-
- All'inizio c'era il nulla. Poi pian piano, i volenterosi, hanno
- cominciato a pubblicare delle FAQ (ovvero a raccogliere le domande
- fatte pi∙ spesso in modo che non siano pi∙ poste...). Da questo
- stadio poi Φ partito un vero e proprio ``progetto editoriale'' su
- Linux.
-
- 8.3.1. Linux Documentation Project
-
- LDP, ovvero Linux Documentation Project Φ il nome dell'insieme di
- testi che rappresentano i ``manuali'' di Linux. Sono tutti testi
- reperibili gratuitamente in rete, in numerosi formati (come per questo
- testo che state leggendo...).
-
- Principalmente si trovano quattro tipi di documento:
-
- ╖ Le guide sono dei veri e propri libri, che hanno quindi il pregio
- dell'organicitα di trattazione degli argomenti e, almeno per NAG e
- IG che ho letto e usato, la chiarezza.
-
- Sono, in ordine, Linux Installation and Getting Started, meglio
- nota come IG, Kernel Hackers' Guide o KHG, Linux Network
- Administrator's Guide o NAG, The Linux Users' Guide o UG, Linux
- System Administrator's Guideo SAG, e infine Linux Programmers Guide
- o LPG.
-
- ╖ Le ManPages, ovvero l'insieme delle pagine che si richiamano con il
- comando man(1).
-
- ╖ Gli HOWTO sono dei documenti che descrivono con grande chiarezza un
- particolare aspetto di Linux, come la stampa o la connessione a
- Internet via PPP. Sono dei testi brevi e chiari, ma che richiedono
- alcune conoscenze generali prima di essere affrontati.
-
- ╖ I mini-HOWTO sono dei brevissimi HOWTO. Si differenziano dai
- precedenti perchΘ non sono per forza tutti organizzati alla stessa
- maniera, e perchΘ trattano problemi precisi e precisamente
- risolvibili, come un particolare hardware che richiede di essere
- ``massaggiato'' adeguatamente prima di funzionare o cose simili.
-
- Tutto il materiale LDP Φ liberamente reperibile in rete. Il sito
- madre, come per molto altro materiale Linux, Φ sunsite
- <http://sunsite.unc.edu/>. Pi∙ precisamente il materiale Φ disponibile
- in versione HTML online all'indirizzo <http://sunsite.unc.edu/LDP/>,
- e negli altri formati all'url <ftp://sunsite.unc.edu/pub/Linux/doc/>.
- Molti siti, anche italiani, fanno il mirror di sunsite; trovate la
- lista in fondo a questo HOWTO.
-
- 8.3.2. Italian Linux Documentation Project
-
- Con molta fantasia si chiama ILDP, ovvero Italian Linux Documentation
- Project il progetto, lanciato dal gruppo Pluto, di tradurre i testi
- della LDP. Per adesso si Φ fatto il seguente:
-
- ╖ Sono stati tradotti quasi tutti gli HOWTO e ormai si Φ nella fase
- di ``mantenimento'' del materiale tradotto.
-
- Il progetto ILDP comunque cerca volontari per tradurre e mantenere
- aggiornati gli HOWTO e per iniziare la traduzione dei ``libri''
- della LDP (IG, NAG, ..., si, va bene, Φ un buon proposito...). Se
- vuoi collaborare, contatta il coordinatore Michele Dalla Silvestra
- (dalla@pluto.linux.it).
-
- ╖ ╚ da poco partito il progetto di traduzione delle ManPages,
- progetto che richiede una grande collaborazione da parte di tutti e
- che comunque ha cominciato a dare i suoi frutti.
-
- Tutto il materiale tradotto Φ reperibile online all'indirizzo
- <http://www.pluto.linux.it/ildp/> e negli altri formati all'indirizzo
- <ftp://ftp.pluto.linux.it/pub/ildp/>.
-
- 8.4. Distribuzioni in Italiano
-
- Ebbene si, si pu≥ cominciare a parlare di distribuzioni in italiano,
- anche se per ora Φ solo un abbozzo.
-
- In particolare:
-
- Infomagic
- pubblica in Italia un cofanetto con dei CD che ha la copertina
- in Italiano, e mi sembra il (breve) manualetto di installazone
- all'interno pure. Non so che cosa ci sia in italiano oltre a
- queste cose, e chiedo conferme.
-
- Debian
- si avvia ad essere la prima distribuzione nazionalizzata; dalla
- versione 1.3.1 sono in italiano il floppy e il manuale di
- installazione, parte delle manpage, gli HOWTO (quelli tradotti),
- un buon numero di PlutoJournal e il vocabolario per ispell,
- oltre, come giα detto, il perfetto supporto per la
- localizzazione.
-
- Caldera
- tra poco dovrebbe uscire una versione di Caldera Open Linux Base
- con installazione e manuale in italiano, e tra un po' dovrebbe
- essere prodotto un corso interattivo (tutorial) in italiano.
- Maggiori informazioni le potete trovare al sito della Future
- Technologies <http://www.futuretg.com>.
-
- 8.5. Fortune in Italiano
-
- Esiste una collezione di ``fortune'' in italiano; le fortune sono
- frasi che vengono stampate automaticamente nella fase di login dal
- programma fortune(1).
-
- Maggiori informazioni si possono avere al sito
- http://www.eurolink.it/~mirko/fortune.it/ o scrivendo agli autori
- Mirko Caserta (ik0zsn@amsat.org) e Andrea `Zuse' Balestrero
- (zuse@dist.unige.it).
-
- 9. Linux in Italia
-
- Questo spazio vuole essere un tentativo di censimento della realtα
- Linux in Italia, di modo che ognuno possa attingere ``al socket del
- suo vicino''...
-
- 9.1. Associazioni, gruppi di utenti
-
- Il mondo Linux in Italia sta subendo una crescita impressionante, cosa
- che stupisce anche noi che... in queste cose ci crediamo!
-
- Questo ovviamente ha posto tutta una serie di problemi a quelli che
- sono i due Linux User Group italiani pi· importanti, ovvero ILS e
- PLUTO. Avendo ILS una forma statutaria definita e ``legale'' (Φ una
- associazione di fatto) non ha subito contraccolpi, ma il PLUTO, che
- resta la realtα pi· viva e dinamica, ha subito diversi scossoni. Ora
- come ora nel PLUTO ci si sta orientando verso un abbandono delle
- sezioni dal punto di vista formale (che diventerebbero, quindi, LUG
- autonomi) e quindi diventare un gruppo di lavoro puramente
- ``virtuale''. Questo senza togliere l'importanza che hanno i LUG
- locali, e infatti si stanno definendo, anche in collaborazione con
- ILS, una serie di strutture a livello nazionale per venire in aiuto ai
- LUG locali, e soprattutto per formarne di nuovi.
-
- In questo spirito vengono riportati in maniera completa ILS e PLUTO,
- mentre brevemente solo i riferimenti agli altri LUG.
-
- 9.1.1. PLUTO
-
- Il Pluto, definito recursivamente come ``Pluto Linux/Lumen Utentibus
- Terrarum Orbis'', Φ nato nel 1992 per iniziativa di alcuni studenti e
- professori di Informatica dell'Universitα di Padova.
-
- Da allora il Pluto Φ cresciuto in maniera esponenziale estendendosi su
- tutto il territorio nazionale ed oltre, e costituisce il pi· grande ed
- attivo LUG (Linux User Group) di lingua Italiana.
-
- Lo scopo del Pluto Φ di diffondere l'uso del Sistema Operativo Linux
- attraverso l'opera volontaria e non retribuita dei suoi membri/soci.
- Per conseguire il suo scopo, il Pluto:
-
- ╖ Sostiene e diffonde lo sviluppo del Software Free e della sua
- filosofia.
-
- ╖ Produce, traduce e diffonde la documentazione di Linux in lingua
- Italiana.
-
- ╖ Promuove corsi, dimostrazioni e manifestazioni per favorire la
- conoscenza di Linux.
-
- Ogni utente di Linux, senza restrizioni alcune, che si impegni a
- partecipare attivamente allo scopo del Pluto, diviene per questo
- membro del Pluto.
-
- Il Pluto Φ una organizzazione ``virtuale'' che vive in uno o pi· siti
- connessi ad Internet. La comunicazione tra i membri avviene
- primariamente attraverso i mezzi elettronici messi a disposizione
- dalla sede, il newsgroup Usenet it.comp.linux.pluto, le mailing list
- pluto-*, canali IRC, pagine del World Wide Web, ecc.
-
- Maggiori informazioni possono essere reperite alle pagine ufficiali
- del PLUTO all'indirizzo http://www.pluto.linux.it/.
-
- 9.1.2. ILS
-
- ILS Φ un'associazione culturale senza fini di lucro, che ha fra i suoi
- scopi primari la diffusione della cultura informatica in tutte le sue
- forme, con una particolare attenzione per il mondo del free software
- in generale e del software che viene rilasciato sotto la GNU General
- Public License. ILS e composta da tutti coloro che volontariamente e
- senza percepire alcun profitto mettono a disposizione il proprio
- tempo, le proprie capacita e le proprie risorse al fine di realizzare
- una comunitα virtuale basata sulla cultura informatica/telematica. ILS
- offre ai Soci i servizi di Internet e-mail e Usenet News, che sono
- compresi nella quota associativa annua di Lire 50.000. Per maggiori
- informazioni chiamare la BBS della ILS al numero 019-862349, oppure
- mandare una mail a info@linux.it.
-
- Si pu≥ anche fare riferimento per maggiori informazioni a
- <http://www.linux.it/>.
-
- 9.1.3. Altri LUG locali
-
- Come ho giα accennato, molti di questi LUG sono ex sezioni PLUTO, e ne
- mantengono, e molto probabilmente ne manterrano per sempre, il nome.
-
- Se ci fossero altri LUG sarei contento di essere avvisato, e verranno
- prontamente aggiunti nella prossima versione.
-
- Cagliari
- GULCh - Gruppo Utenti Linux Cagliari <http://gulch.unica.it>
-
- coordinatori: Marco Marongiu (coordinatore@gulch.unica.it),
- Davide Rizzo (agemo@gulch.unica.it)
-
- Milano
- PLUMILO LUG <http://dau.ing.univaq.it/~ziobudda/LINUX/PLUTO>
-
- coordinatore: Davide Michel Morelli
- (ziobudda@ziobudda@chiara.dei.unipd.it), Gianluca Montecchi
- (gm518464@silab.dsi.unimi.it)
-
- Padova
- PLUTO Padova <http://www.pluto.linux.it/sezioni/padova>
-
- coordinatore: Michele Minorello (gelido@dei.unipd.it)
-
- Perugia
- PLUTO Perugia <http://stud.unipg.it/lug>
-
- coordinatori: Ciro Cattuto (ciro@stud.unipg.it), Eugenia
- Franzoni (eugenia@stud.unipg.it)
-
- Rimini
- PLUTO Rimini <http://revolution.rebel.net/~pluto>
-
- coordinatore: Francesco Conti (fconti@rebel.net)
-
- Roma
- PLUTO Roma Universitα Cattolica
- <http://uniserv.ccr.rm.cnr.it/pluto>
-
- coordinatore: Tommasangelo Petitti (ibiig@rm.unicatt.it)
-
- Roma
- PLUTO Roma Universitα La Sapienza
- <http://linux.ing.uniroma1.it/Linux/LUG>
-
- coordinatore: Marco Bravi (marco@impchim2.ing.uniroma1.it)
-
- Salerno
- PLUTO Salerno <http://edu-gw.dia.unisa.it/pluto>
-
- coordinatori: Aniello Del Sorbo (anidel@edu-gw.dia.unisa.it),
- Ermelindo Mauriello (ermmau@edu-gw.dia.unisa.it)
-
- Sicilia
- SPUTNIK <http://alice.pluto.linux.it/sputnik>
-
- coordinatori: Mario MurΦ (mure@sistemia.it, 2:335/533), Luigi
- Trovato (lonestar@mbox.vol.it), Salvo Rossitto
- (zeta@sistemia.it)
-
- Torino
- PLUTO Torino <http://chpc06.ch.unito.it/pluto>
-
- coordinatore: Paolo Sereno (paolo.sereno@torino.alpcom.it)
-
- Trento
- PLUTO Trento <http://smog.science.unitn.it/~pluto>
-
- coordinatori: Alberto Battarelli
- (alberto@smog.science.unitn.it), Giuliano Natali
- (natali@trew.it)
-
- Venezia-Mestre
- PLUTO Venezia <http://www.dsi.unive.it/~pluto>
-
- coordinatori: Federico Bellati (caos@mail.conecta.it), Marco
- Novello (mnovello@arf.dsi.unive.it), Paolo DidonΘ
- (plt_man@arf.dsi.unive.it)
-
- Contatta i rispettivi coordinatori per maggiori informazioni.
-
- 9.2. Aree di discussione pubbliche
-
- 9.2.1. Newsgroups
-
- I newsgroup sono delle grandi bacheche elettroniche (virtuali?!) in
- cui Φ possibile scrivere a tutti presenti contemporaneamente; un
- ottimo strumento per discutere e progettare a pi· voci.
-
- comp.os.linux*
- Ovvero I newsgroup su Linux. Ultimamente sono diventati
- supertrafficati, e la qualitα non Φ esaltante (per la maggior
- parte si cercano rimedi per qualche pezzo di hardware che non
- funziona). Da seguire assolutamente comp.os.linux.announce, che
- ``lancia'' tutti i nuovi software per linux.
-
- it.comp.linux
- Newsgroup italiano ufficiale su Linux. Valgono i discorsi fatti
- per la precedente gerarchia, con l'aggiunta della disponibilitα
- tutta italiana (e in italiano) ad aiutare chi si affaccia per la
- prima volta nel grande mondo Linux.
-
- it.comp.linux.pluto
- Gli argomenti trattati dovrebbero essere attinenti a tutto ci≥
- che riguarda il gruppo PLUTO.
-
- it.comp.linux.setup
- Discussioni sulla configurazione e installazione di un sistema
- Linux.
-
- it.comp.linux.annunci
- Annunci importanti per la comunitα Linux italiana.
-
- 9.2.2. Mailing List
-
- Le mailing list sono dei luoghi virtuali in cui Φ possibile
- confrontarsi e discutere, un po' come i newsgroup. Quello che
- veramente li distingue da questi Φ il fatto che Φ possibile avere un
- controllo pi· stringente sull'accesso, e quindi evitare il rumpre di
- fondo.
-
- pluto-ildp@pluto.linux.it
- maliling list ufficiale del progetto ``ILDP''
-
- pluto-amiga@pluto.linux.it
- Linux e m68k, ovvero Linux su Mac, Atari, Amiga...
-
- pluto-devel@pluto.linux.it
- i Pluto Developers, ovvero lista in cui si discute sul free
- software e si sviluppa free software
-
- pluto-i386@pluto.linux.it
- Linux su macchine PC, per ora discussioni su cosa far fare al
- proprio PC con linux...
-
- pluto-journal@pluto.linux.it
- lista di coordinamento/redazione virtuale del ``Pluto Journal''
-
- pluto-sparc@pluto.linux.it
- Linux su sparc, anche se manca la sparc ;)
-
- pluto-fido@pluto.linux.it
- Linux e il mondo della FidoTech, ovvero come mettere su una BBS
- sotto Linux e conquistare il mondo (della FTN)
-
- pluto-ong@pluto.linux.it
- Linux on the world, ovvero linux come strumento di networking a
- basso costo
-
- pluto-scical@pluto.linux.it
- Linux e calcolo scientifico
-
- scuola@linux.it
- Linux e il mondo della scuola
-
- debian-it@linux.it
- lista ufficiale degli utenti debian in italia
-
- debian-italian@debian.org
- idem alla precedente, in teoria, in pratica non usata
-
- it@li.org
- lista per la ``italianizzazione'' di Linux, ritorna ``indietro''
- per maggiori informazioni
-
- ispellit@arci01.bo.cnr.it
- lista per la produzione di un vocabolario in italiano per
- ispell, ritorna a ``ispell'' per maggiori informazioni
-
- Per iscriversi a queste liste Φ sufficiente mandare un messaggio
- all'utente ``majordomo'' dell'indirizzo a cui appartengono le liste;
- nel messaggio Φ sufficiente inserire una riga con un semplice
- ``HELP'', e lo stesso majordomo provederα a rispondervi con le
- istruzioni corrette per iscrivervi.
-
- 9.2.3. ECHOMail
-
- Si chiamano echomail o pi· semplicemente ECHO le ``conferenze''
- telematiche nelle reti a tecnologia FidoNet; in pratica sono
- equivalenti ai newsgroup.
-
- 9.2.3.1. FidoNet
-
- FidoNet Φ la mamma di tutte le reti in tecnologia (appunto) FidoNet,
- ed Φ la pi· grossa rete amatoriale oggi esistente.
-
- Per maggiori infromazioni vi rimando a <http://www.fidoitalia.net>
- oppure alle aree locali di ogni buona BBS.
-
- UNIX.ITA
- L'area UNIX.ITA tratta di tutto quello che riguarda i sistemi
- operativi *IX, sia come filosofia generale che come applicazione
- a sistemi particolari, compresi - ma non limitati a - AIX, A/UX,
- Coherent, ESIX, Interactive, Linux, Minix, NetBSD, SCO-UNIX,
- SunOS, Ultrix, Xenix. ╚ tollerato anche parlare dei vari
- pacchetti software che storicamente sono associati all'idea di
- ``ambiente aperto'', e che sono disponibili in sorgente, come ad
- esempio i programmi GNU. In via sperimentale, Φ permesso parlare
- di programmazione di rete Unix (leggasi socket, RPC e simili).
- L'area UNIX.ITA non tratta di TeX (esiste l'area TEX.ITA al
- proposito) e soprattutto non tratta di ``Internet at large'' e
- affini. Per queste tematiche esiste l'area COMMS_RETI.ITA. Si
- invitano gli abituali frequentatori di UNIX.ITA a non rispondere
- in quest'area ai messaggi di questo genere: molto meglio una
- risposta in matrix comprendente anche l'invito a linkare l'altra
- area in questione. La parte di Internet che riguarda l'area
- comprende essenzialmente i server http (non i lettori) e i
- protocolli http, ftp e simili (non HTML).
-
- Moderatore: Pierluigi De Rosa, Fidonet: 2:335/720.1,
- pderosa@mbox.vol.it
-
- TEX.ITA
- I temi della conferenza sono il linguaggio per la creazione di
- documenti TeX (con l'estensione LaTeX) ed il linguaggio per la
- creazione di font METAFONT, che a TeX Φ direttamente correlato.
-
- Moderatore: Davide G. M. Salvetti, FidoNet: 2:332/617.33
-
- COMMS_RETI.ITA
- Qui si tratta di reti geografiche e metropolitane, dei loro
- contenuti, strumenti protocolli e modalitα di accesso.
- L'argomento pu≥ portare facilmente, data la natura della
- principali di queste reti, internet, a parlare di sistemi UNIX.
- Si ricorda che per questo argomento esiste un'area nazionale
- apposita. Anche per la discussione sulle reti locali esiste
- un'altra area dedicata. Si invitano gli utenti a scrivere qui
- solo di reti geografiche e metropolitane e a spostare in matrix
- ogni comunicazione non attinente il soggetto della conferenza
- (ringraziamenti, saluti, insulti e divagazioni). Qualora un
- nuovo utente ponga una domanda a cui si Φ giα pi∙ volte risposto
- in area o/e di cui si ritiene nota ai frequentatori la risposta,
- si prega di soddisfarne la richiesta in matrix e di inviare,
- sempre per questa via, copia della risposta al moderatore che
- provvederα a inserirla nelle FAQ dell'area (Φ un buon
- proposito).
-
- Moderatore: Federico Baraldi, Fidonet: 2:332/414.6,
- Federico.Baraldi@p6.f414.n332.z2.fidonet.org
-
- PLUTO.ITA
- I Plutini in FidoNet
-
- Questa lista vuole essere punto di incontro dei soci PLUTO in
- FidoNet, ed Φ considerata alla stregua del newsgroup
- it.comp.linux.pluto o della mailing lists pluto-
- soci@pluto.linux.it.
-
- LINUX
- International LINUX Conference
-
- Area internazionale ufficiale su Linux. Niente di speciale, a
- parte il fatto che si leggono i messaggi provenienti da Sud
- America e Giappone qualche settimana dopo che sono stati
- spediti...
-
- SPUTNIK.500
- Area del LUG Siciliano
-
- Area locale all'HUB 500 (Sicilia) su Linux creata appositamente
- come area di supporto per il gruppo SPUTNIK. Loro non scherzano,
- hanno il RC dalla loro parte... O;-)))
-
- 9.2.3.2. PNet
-
- Rete ``alternativa'' a FidoNet, pi· piccola (Φ solo nazionale) ma non
- meno tecnicamente preparata.
-
- P_UNIX
- Linux, Unix e affini: discussioni sul sistema operativo Linux
- (software, hardware, compatibilitα, sorgenti, etc) e confronto
- con altri sistemi operativi Unix-like
-
- P_PLUTO
- equivalente a quella che Φ PLUTO.ITA per il mondo FidoNet e
- it.comp.linux.pluto per internet
-
- P_PLFTN
- gate con la mailing lists pluto-fido
-
- 9.2.3.3. EuroNet
-
- COMEON_LINUX.ITA
- Area di supporto ComeOn Linux! per i suoi attivisti e per quanti
- vogliano collaborare.
-
- 9.2.3.4. PeaceLink
-
- Rete amatoriale ecopacifista, membro APC.
-
- Per maggiori informazioni si pu≥ vedere <http://www.peacelink.it/>.
-
- PCK.PUB.PEACELINK_ARC
- non Φ proprio un'area dedicata a Linux, ma Φ l'area di supporto
- tecnico tra gli utenti di PeaceLink e molta gente usa Linux.
-
- 9.2.4. Meeting
-
- I2U Convention
- Ogni anno l'I2U, associazione di produttori e utenti di Unix e
- sistemi aperti, organizza una convention, che rappresenta la pi∙
- grande manifestazione nazionale di applicazioni e soluzioni per
- sistemi aperti. Da qualche anno la convention I2U si interessa
- attivamente di Linux. Due anni fa ha invitato Linus in persona,
- l'anno scorso Alan Cox e Jos Vos. Quest'anno non si Φ fatta, ma
- non Φ morta! ;) Per ulteriori informazioni, puoi contattare
- Giuseppe Zanetti (beppe@freddy.iperv.it.
-
- Pluto Meeting
- Pi∙ o meno 2 volte l'anno i Plutiani si ritrovano a parlare dei
- loro progetti e delle loro ambizioni. Almeno una di queste 2
- riunioni Φ aperta a tutti, viene organizzata con tanto di
- conferenze e dimostrazioni e viene pubblicamente annunciata nei
- soliti canali.
-
- 9.3. Siti Linux
-
- 9.3.1. Siti internet
-
- ╖ <ftp://tsx-11.mit.edu/pub/linux>
-
- Casa madre di buona parte del software Linux, amichevolmente
- chiamato semplicemente ``tsx''.
-
- ╖ <ftp://sunsite.unc.edu/pub/Linux>
-
- Idem come sopra, in pi∙ sunsite rappresenta il sito dove guardare
- per primo se si va a caccia di informazioni e documentazione, anche
- questo chiamato ``sunsite'' e basta (basta la parola ;).
-
- ╖ <ftp://ftp.funet.fi/pub/linux>
-
- Uno dei pi∙ grandi siti ftp al mondo, mirror di tante cose tra cui
- sunsite, tsx e casa madre dei kernel di Linux.
-
- ╖ <ftp://ftp.pluto.linux.it/>
-
- Casa madre di tutto quello prodotto dal gruppo Pluto, in
- particolare aggiornamenti della documentazione tradotta in italiano
- e Pluto Journal.
-
- ╖ <ftp://ftp.linux.it/>, <ftp://svpop.com.dist.unige.it/>
-
- Casa madre di ILS, correntemente mirror completo di Debian e di
- molte altre cose relative a Linux, soprattutto relative all'uso di
- Linux in ambiente FTN (Ifmail-HOWTO e compagnia).
-
- ╖ <ftp://cnuce_arch.cnr.it/pub/Linux>
-
- Mirror ufficiale italiano di sunsite.
-
- ╖ <ftp://maya.dei.unipd.it/pub/unix-linux/sunsite>
-
- Mirror di sunsite.
-
- ╖ <ftp://ftp.unipd.it/pub/Linux/sunsite>
-
- Mirror di sunsite.
-
- ╖ <ftp://gateway.unipv.it/pub/linux>
-
- Tutta la redhat (intel, sparc, alpha, e beta release).
-
- ╖ <ftp://goblin.dsi.unimi.it/pub/Linux>
-
- Slackware.
-
- ╖ <ftp://ftp.italnet.it/pub/Linux>
-
- Mirror di sunsite; tsx-11 parziale.
-
- 9.3.2. BBS
-
- ╖ OneWay BBS, +39 2 4491062, v.32bis,v.42bis, Milano, Fidonet
- 2:331/333, Virnet
-
- ╖ DOC!, +39 41 5905472, ZyXEL19.2k,V.32b,V.42b, Mogliano Veneto (TV),
- Fidonet 2:333/704
-
- ╖ Sierra BBS, +39 6 39721568, ZyXEL19.2k,V.32b,V.42b, Roma, Fidonet
- 2:335/336
-
- ╖ Aloha BBS, +39 923 546164/7, V.32bis, V.42bis, Trapani, Fidonet
- 2:335/519, MultiMediaNet
-
- ╖ Pappaconda on-line, +39 51 6233671, Zyxel 19.200, Bologna, Fidonet
- 2:332/424
-
- ╖ ILS BBS, +39 19 862349, V32bis,V42bis, Savona, Internet (E-Mail,
- News)
-
- Praticamente la versione BBS di svpop.
-
- ╖ XCalBr8 BBS, +39 535 780191 Fidonet 2:332/521 Sysop Andrea Baldoni.
-
- File per sysadm, sorgenti di dosemu60, doom, driver per Gravis.
- patch del kernel, sorgente completo del kernel.
-
- ╖ Eko BBS, +39 6 5215306, V.32bis, V.42bis, Roma, Fidonet 2:335/374
-
- Files: Slackware (Agosto95), Howto, LDP...
-
- ╖ cmb2000 BBS, +39 332 820009, v.32bis, v.42bis, Varese
- Fidonet 2:331/134
-
- Files: Linux Slackware 3.0, IfMail-HowTo, MIT Sources, VuBbs.
-
- ╖ Universal Mind BBS, +39 434 33869, V.34+, Pordenone, Fidonet
- 2:333/1016, ExNet 93:392/1, Itax 70:122/1, Pnet 91:13/1, PeaceLink
- 61:3917/1, Sysop Alessandro Zamarian.
-
- Mirror (?!) di tutto quello prodotto per il PLUTO (soprattutto
- Pluto Journal), vario altro. Magic f'req ``PLUTO'' per la lista
- files.
-
-